La terza costa degli Stati Uniti

Siamo a Galveston, quella che viene considerata la terza costa degli Stati Uniti. Siamo sul Golfo del Messico, circa 80 miglia a sud di Houston.

Fa caldo, ma c’è un bel vento dal mare che tutto sommato rende la situazione accettabile. Il campeggio dove siamo si chiama Stella Mare ed è un’accozzaglia di luoghi comuni sull’Italia, a partire dal nome delle vie. Noi siamo in Ravenna Lane.

Siamo usciti verso sera per un giro nella città vecchia, un porto con grandi navi militari e portacointainer attraccate, qualche ristorante di pescatori, in generale tutto abbastanza deserto.

Noi cercavamo un ristorante. Prima che il bambino X non tenesse il punto sul fatto che avevamo promesso che avremmo fatto gli spaghetti in camper.

Galveston è considerata la casa vacanze di Houston e non si fa fatica a immaginare perché. È tutto sommato vicina, ha un lungomare con un sacco di locali, un pontile con le giostre.

Il mare sembra abbastanza tranquillo, i gabbiani cercano lombrichi nella sabbia bagnata e si può anche affittare un ombrellone con due lettini. Al largo, le piattaforme. Di notte sono illuminate da luci arancioni che io trovo molto affascinanti. In generale la vita della piattaforma, mi ha sempre affascinato.

Ieri sera, dopo gli ottimi spaghetti, abbiamo discusso a lungo sulla prossima tappa de nostro viaggio; se scendere fino a Corpus Christi, se andare a Laredo, se invece andare diretti a San Antonio e passare un po’ più di tempo nella Hill Country.

Per il momento andiamo in spiaggia, poi vedremo.