Qualcosa su Lyndon B. Johnson

Lindon Johnson è stato il 36esimo presidente degli Stati Uniti, nominato dopo l’assassinio di Kennedy.

Texano di nascita, è salito agli onori della storia per la firma del Civil Rights Act (l’atto che dichiarò illegale la segregazione razziale nel 1964), ma le sue azioni sono velocemente precipitate a seguito della scelta di intensificare l’intervento armato in Vietnam.

È un presidente di cui io ho sempre sentito parlare poco, ma che in realtà in questi giorni abbiamo sentito nominare diverse volte.

Johnson City, nella Hill Country, è la città in cui è morto e porta il nome di suo nonno, che era un famoso cowboy con anche qualche passaggio non proprio legale.

La parte di fiume Colorado che si allarga e crea uno schifo di piante acquatiche si chiama Lady Bird Lake, in onore della moglie di Johnson, Claudia Alta Taylor, detta appunto Lady Bird.

LBJ diventa presidente subito dopo l’assassinio di Kennedy (esattamente due ore 8 minuti dopo) mentre era in volo sull’aereo presidenziale, con la salma di JFK nella stiva.

LBJ è stato anche il primo presidente texano, seguito poi da Bush padre e Bush figlio.

L’altra sera, in uno di quei locali dove si balla la musica country, faceva bella mostra il suo cappello da cowboy con tanto di foto e firma.

Su di lui esiste anche una teoria del complotto secondo la quale, la sera prima dell’assassinio di Kennedy, si trovava a cena con un gruppo di petrolieri texani coi quali aveva un accordo per far uccidere Kennedy da un famigerato assassino (sempre texano), ma visto che esiste una teoria del complotto praticamente su tutto, non so quanto peso darle.

Johnson è stato anche il presidente più alto (193 cm). E questo è un fatto.

Ultima curiosità: nel film Point Break (che è uscito ormai oltre 30 anni fa!), fra le maschere degli ex presidenti con cui i surfisti fanno le rapine c’è anche quella di LBJ.