Dove si va?

Scegliere la destinazione di un viaggio per me non è mai stato difficile. Sarà che a me basta partire. Possibilmente con uno zaino, tanti km da fare e qualcosa che renda il viaggio un po’ una sfida.
Anche questa volta gli elementi ci sono tutti.
Sono sempre stata un po’ schizzinosa riguardo agli Stati uniti. Li ho sempre trovati troppo mainstream e, al momento di scegliere, ho semplicemente sempre scelto altro.
Anche questa volta (o almeno in parte).

Siamo partiti da:
C: “facciamo un giro in camper in Irlanda?”
Z: “no, dai, piove, in camper no”
C: “allora no”

passando per:
C: “torniamo in Australia?”
Z: “ho preso una multa nel Victoria e non l’ho mai pagata. se mi arrestano?”
C: “non ti arrestano. corriamo il rischio!”
Z: “no dai”

e con momenti tipo:
C: “Brasile? India? Mongolia?”
Z: “non dai, costa troppo”

fino ad arrivare a:
C: “ma se andassimo a Disneyworld e poi da lì in Texas?”
Z: “Ok, cerca i voli”.

E così è stato.

C’è da dire che lo Zivo è sempre stato particolarmente in fissa con gli Stati Uniti e quindi sapevo che avrei trovato terreno fertile.
In un paio di giorni abbiamo comprato i voli, abbiamo immaginato un itinerario e ce lo siamo tenuti segreto per un bel po’. Fino a quando, in una sera d’inverno in un surreale autogrill fuori dall’autostrada, l’abbiamo detto ai bambi ed è diventato reale.
Sembra un tempo lontanissimo, è stato solo qualche mese fa.

Gli elementi di sfida?
Il principale è che farà caldo/caldissimo (ma ci siamo portati molto Polase – mammolto).
Poi comunque andremo in camper… perché chi la dura, la vince 😉

Siamo quasi pronti a partire. Quasi.



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